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DRUANTIA TRA LE “ECCELLENZE DEL TERRITORIO” DI SEMPIONE NEWS

Sempione News ha intervistato Egidio Alagia, giovane imprenditore, che con l’aiuto delle due sorelle, Angelica e Chiara e l’appoggio di papà Biagio e mamma Maria, ha creato Druantia. Wellness, biodiversità e Made in Italy le linee guida per far conoscere, ed apprezzare, l’agricoltura italiana nel mondo e creare la “Civiltà dell’Alimentazione” nella Silicon Valley del cibo del Ticino, a Buscate.

Egidio, raccontaci la storia di Druantia.

Il progetto Druantia nasce nel 2014 ispirandomi, con le mie sorelle Angelica e Chiara, ad una divinità celtica, Druantia che ha in sé tre elementi: la creatività, la conoscenza, e la passione, i nostri tre valori trasmessi anche da papà BiagioMio padre ha fondato circa 30 anni fa, Azienda Agricola Alagia Biagio, specializzata in piante forestali autoctone (piante per rimboschimenti, in particolar modo la quercia, operante anche nel Parco del Ticino, dove ha sede l’azienda). Successivamente nasce ed opera ancora, la TIEMME, per la piantumazione: in questo modo la Alagia, copriva tutto il ciclo del verde. Sono cresciuto nell’attività e una volta laureato in Economia, ho deciso di dedicarmi, estendendo l’attività. Ed ecco che nel 2014, prima di EXPO Milano 2015, con le mie sorelle, una architetto ed una contabile, abbiamo intuito e realizzato l’estensione dell’attività di famiglia, che al meglio potesse sfruttare i 10 ettari di terreno a disposizione. Abbiamo convenuto di investire sull’alimentazione, ovvero prodotti che facessero veramente bene alla salute, su un Made in Italy non di facciata, sul km zero “esteso” (per alcuni prodotti come i funghi che coltiviamo, abbiamo sfruttato la cultura Lucania di nostro padre, oppure il basilico coltivato prima in Liguria, ad Albenga, e poi impiantato qui), sulle tecnologie cercando di creare “La cultura dell’alimentazione” in una sorta di Silicon Valley, che è la nostra miniera, ovvero il Parco del Ticino. Tutti i prodotti coltivati possono essere consumati freschi o conservati

Quali sono i plus?

“Dalla storia si evince come a monte di tutto ciò ci deve essere passione, conoscenza e creatività, che grazie anche alle nostre complementarietà, siamo riusciti a trasmetterla in azienda, aiutati dalla esperienza di papà e mamma e di un altro fratello, Ennio, che non opera in azienda. Il nostro intento è di operare e lavorare prodotti genuini che contengono proprietà che ci auto-proteggono. Mi spiego meglio: coltiviamo funghi e bacche antiossidanti che riducono la possibilità di contrarre il tumore. Questi prodotti li abbiamo testati e certificati ed oggi collaboriamo con l’associazione italiana contro il tumore (LILT). Altri prodotti vengono coltivati con una tecnica che viene da lontano, ovvero gli orti medioevali. Ad esempio mirtilli, bacche, ortaggi, sui quali stiamo investendo molto, sono cresciuti realizzando orti orthensis ovvero piccoli orti, appezzamenti tipici delle corti medioevali, dove differenziamo e lavoriamo su piccole quantità (eccellenze appunto create anche grazie alla collaborazione con le scuole locali, Itas Mendel in primis) ma cio’ non è sufficiente per essere un’azienda di successo. Ecco, che abbiamo reinterpretato il tutto utilizzando nuove tecnologie sia nella nostra produzione (serre completamente automatizzate, innaffiamenti programmati via smathphone) sia aprendoci al mondo attraverso lo shopping on line grazie al quale vendiamo prodotti in tutti il mondo.”

In conclusione di questa bella storia, cosa vuoi aggiungere?

“La voglia di mettersi in gioco, la ricerca l’innovazione, devono passare inevitabilmente attraverso la cooperazione, la creazione di rete, di agricoltori in questo caso, ma anche rivolta ad altri settori, per fare “Sistema” per creare una cultura dell’alimentazione consapevole e che garantisca per tanto tempo (oltre alle mode) occupazione e prodotti di qualità. Alcuni esempi: partecipiamo a degustazioni dove il tema centrale è il Verde (vedi art. Panperduto ), oggi siamo presenti a BustoFolk con i nostri prodotti, collaboriamo con il Birrificio di Legnano e tante altre”

La nostra visita ha termine con un arricchimento ulteriore e con la consapevolezza che il nostro territorio puo’ guardare al futuro grazie a realtà come quella degli Alagia.

Articolo completo su:

http://www.sempionenews.it/territorio/egidio-alagia-druantia/

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